giovedì 21 maggio 2015

PLATONE

PLATONE

Platone nasce ad Atene intorno al 428 a.C. Costui fu un esponente del regime oligarchico dei Trenta Tiranni. Rimase deluso dal secondo regime, sia per la condanna a morte di Socrate, sia per la responsabilità della sconfitta di Atene. 
L'insegnamento di Socrate costituisce il costante punto di riferimento della filosofia di Platone. 
L'ALLEGORIA DELLA CAVERNA
L'allegoria della caverna descrive l'ascesa dal mondo dell'apparenza al mondo dell'essere e costituisce una rappresentazione della condizione umana e dei compiti del filosofo, il quale si lega all'insegnamento di Socrate. Essa rappresenta lo scopo fondamentale della filosofia platonica: portare a fine l'opera del maestro e liberare l'uomo dalla "schiavitù" dell'opinione altrui e acquisire capacità proprie di pensiero. 

CRITICA AL RELATIVISMO SOFISTICO
Platone critica inoltre il relativismo sofistico, in particolare:
  • nega che la conoscenza possa avere il suo fondamento nella sensazione. 
  • ritiene necessario andare oltre la ricerca socratica.
  • i principi della stabilità e dell'universalità devono essere uguali per tutti. 
L'IDEA
L'idea è una realtà che esiste al di fuori della mente, conoscibile solo dalla ragione e non dalla sensibilità. Il mondo delle idee (chiamato anche Iperuranio)  è trascendente rispetto alla realtà sensibile. Esiste una classifica o categoria di idee che le distingue in;
  • idee valori (bello, giusto, buono..)
  • idee matematiche (rombo, quadrato, triangolo..)
  • idee delle cose artificiali e naturali (letto, albero, casa, fiume..)
Platone interpreta il rapporto del mondo dell'esperienza con quello delle idee sia come partecipazione, ovvero metessi e come imitazione, ovvero mimesi. 
La contemplazione delle idee è il compito dell'anima, principio immateriali e immortale. In essa, abbiamo un'immensa verità, che possiamo recuperare ricordando.
Abbiamo diverse argomentazioni platoniche che appoggiano l'immortalità dell'anima:
  • l'argomento dei contrari
  • l'argomento della reminiscenza
  • l'argomento del composto e del semplice
  • l'argomento della partecipazione
LO STATO IDEALE
Lo Stato è armonia di tre classi fondamentali: i filosofi, i guerrieri e i produttori. Ognuna di esse ha un compito ben preciso e sono caratterizzate da una virtù precisa; la sapienza, il coraggio e la temperanza. 
Il governo spetta ai filosofi e sia per loro che per i guerrieri venne progettata la comunanza dei beni, delle donne e dei figli, necessaria per combattere l'egoismo. 
Anche alle donne venne viene riconosciuto il diritto a governare lo Stato poichè per natura l'uomo è uguale alla donna e quest'ultima può svolgere tutte le funzioni sociali e politiche che svolge un uomo. 
IL DEMIURGO
In un'opera di Platone, chiamata il "Timeo", descrive l'origine dell'universo attraverso una favola verosimile del Demiurgo, che plasma l'universo fisico guardando al mondo delle idee come modello. Le strutture della natura sono matematico-geometriche. 
LE OPERE
Possediamo oggi 36 opere di Platone. Di questi scritti, 34 hanno la forma di un dialogo. 
Socrate è il protagonista di quasi tutti i dialoghi platonici, tranne l'ultimo. Platone non compare mai come personaggio, ma solo come "autore" delle sue opere scritte.  Le opere di Platone sono suddivise in base ai suoi periodi di vita:
  • scritti socratici o giovanili; Critone, Ione, Eutifrone, Liside, Carmide, Lachete, Alcibiade primo, Alcibiade secondo, Ippia minore, Ippia maggiore, Protagora, Gorgia, Eutidemo, Cratilo, Menesseno.
  • scritti della maturità; Menone, Repubblica, Fedone, Simposio, Fedro. 
  • scritti della vecchiaia o "dialettici"; Teeteto, Parmenide, Sofista, Politico, Filebo, Timeo, Crizia, Leggi, Lettere (13). 

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