Il Tao della Fisica Di Fritjof Capra

Recensione libro:  Il Tao della Fisica
Di Fritjof Capra (1975)

Genere: Saggio

Un libro che va sicuramente oltre quello che tutti ci immaginiamo. Un libro che mette sullo stesso piano due realtà che apparentemente non si intersecano l’una con l’altra. Un po' come mettere a paragone Franz Liszt con Alessandro del Piero.
Fritjof Capra quindi è in grado di convincerci di quanto invece due realtà diverse possano avere delle analogie solide; stiamo parlando di: Fisica e Filosofia. Un saggio che è in bilico tra scienza e spiritualità dove il confine è abbastanza labile, ma nonostante ciò se si scava a fondo cercando nella materia, si arriva a delle possibili conclusioni che possono lasciare il lettore a bocca aperta e aprirgli completamente dei nuovi orizzonti. Dopo la lettura di questo libro, si può arrivare ad osservare la realtà con occhi diversi.

In questo libro lo scrittore fa un collegamento, dove da una parte abbiamo la Fisica post-moderna newtoniana (es. teoria della relatività) e dall’altra parte quelle che oggi definiamo FILOSOFIE ORIENTALI tra cui:
  • Induismo
  • Buddhismo (in particolare lo scrittore si sofferma sullo Zen)
  • Taoismo 
E' a dir poco impressionante come lo scrittore (sottolineando il fatto che egli è un fisico austriaco) riesca ad affrontare queste due realtà in modo tranquillo, non caotico, senza trovare dei collegamenti forzati cadendo quindi anche nel banale. Come riesce?
Lo scrittore ci fa capire queste somiglianze semplicemente ponendoci delle citazioni, apparentemente analoghe o con concetti addirittura identici, senza assicurarsi troppo che vi sia una coincidenza. Così Capra riesce senz'altro a raggiungere un certo concordismo fra le due realtà.

 L'autore coniuga (sintetizzando) le due visioni del mondo che per secoli hanno caratterizzato il sapere. Per far ciò espone la fisica Novecentesca e la sua visione del misticismo orientale in maniera parallela; impresa assolutamente non semplice che l'autore avverte sin dall'inizio.
«Prima di iniziare ad esaminare le corrispondenze tra la fisica moderna e il misticismo orientale, dobbiamo affrontare il problema preliminare di come sia possibile porre a confronto una scienza esatta, espressa nel linguaggio estremamente raf finato della matematica moderna , con discipline spirituali le quali, oltre a basarsi essenzialmente sulla meditazione, insistono sul fatto che le intuizioni a cui guiingono non possono essere comunicate verbalmente» (p. 29).
Capra quindi approda a riva dovendo affermare che anche nel misticismo orientale c'è una componente razionale.
Qual è quindi il canale di comunicazione fra queste due visioni? Ciò è rappresentato da quella base di razionalità presente in ogni forma di cultura e conoscenza.
 «Ma questa pista, appena accennata, a) entra in contraddizione con l'affermazione della dimensione aconcettuale e non comunicabile della "mistica orientale", b) rimane ad un livello ingenuo e non sufficiente a garantire un modo critico di «confrontare [.] le affermazioni fatte dagli scienziati e dai mistici orientali sulla conoscenza del mondo» (p. 29).
All'autore quindi mancano degli strumenti per poter percorrere il suo viaggio senza delle contraddizioni. Nonostante questo, Capra prosegue senza tener conto di ciò più di tanto. Il testo quindi principalmente si propone come una narrazione di esperienze personali vissute dallo scrittore, più che come uno scritto di filosofia e fisica.
 «decisi di riassumere le mie esperienze in questo libro», (p. 12)
Quì sotto riporto alcune citazioni presenti nel libro:
«È probabilmente vero in linea di massima che della storia del pensiero umano gli sviluppi più fruttuosi si verificano spesso ai punti d'interferenza tra due diverse linee di pensiero. Queste linee possono avere le loro radici in parti assolutamente diverse della cultura umana, in tempi diversi e in ambienti culturali diversi o di diverse tradizioni religiose; perciò, se esse realmente s'incontrano, cioè, se vengono a trovarsi in rapporti sufficientemente stretti da dare origine a un'effettiva interazione, si può allora sperare che possano seguirne nuovi e interessanti sviluppi.»
WERNER HEISENBERG

«I Taoisti interpretarono tutti i mutamenti della natura come manifestazioni dell'interazione dinamica tra i poli opposti yin e yang, e giunsero quindi a ritenere che ogni coppia di opposti costituisce una relazione polare in cui ciascuno dei due poli è legato dinamicamente all'altro. Per la mente occidentale, questa idea dell'implicita unità di tutti gli opposti è estremamente difficile da accettare.» (p. 133)

«A livello atomico, quindi, gli oggetti materiali solidi della fisica classica si dissolvono in distribuzioni di probabilità che non rappresentano probabilità di cose, ma piuttosto probabilità di interconnessioni. La meccanica quantistica ci costringe a vedere l'universo non come una collezione di oggetti fisici separati, bensì come una complicata rete di relazioni tra le varie parti di un tutto unificato. Questo, peraltro, è anche il tipo di esperienza che i mistici orientali hanno del mondo, e alcuni di essi hanno espresso tale esperienza con parole.» (p.137)

Che voto dare dunque a questo, sicuramente illuminante, libro? 7.5
Un libro che apre sostanzialmente i nostri orizzonti, che ci aiuta a comprendere ed aiutarci ad abbattere i confini della nostra mente. Un libro che può dare tantissimi spunti e lezioni di vita (soprattutto per quanto riguarda gli argomenti filosofico/mistici trattati ad esempio sul Buddismo Zen). Un libro che personalmente ho trovato davvero molto interessante e che sono riuscita - anche se non totalmente - a cogliere senza infarinature di cultura orientale e di fisica novecentesca.

Nonostante ciò essendo il confine degli argomenti trattati molto labile e non fondato su determinati valori dimostrativi non dobbiamo - a mio parere -  dare tutto ciò per verità solo perchè scritto da un fisico che gioca anche con delle allusioni - probabilmente volute, o meno - sicuramente di grande effetto e fascino. 

1 commento:

LG1477 ha detto...

Libro molto interessante.
A tutti coloro che lo hanno letto consiglio "La Via del Caos" di Marco Salerno