domenica 29 novembre 2015

REMO BODEI: IL CAMMINO DEL PENSIERO. SANT'AGOSTINO, LA SCOPERTA DELLA VERITA'

Collegato alle spiegazioni su Sant'Agostino, la professoressa ci ha assegnato un compito: guarda, analizzare e riassumere la spiegazione di Remo Bodei sul pensiero di Sant'agostino, esposto nel seguente video

La visione della volontà di Agostino è il primo grande stacco dalla filosofia greca e romana. Secondo Agostino, la volontà è scissa in se stessa, tra "voglio" e "non voglio", e rappresenta la continua lotta tra noi e noi stessi. Egli si differenzia molto dagli Stoici, i quali ritenevano che la volontà fosse guidata da una facoltà dell'anima, l'hegemonikon, la quale teneva a bada i nostri desideri; quindi, secondo loro c'è una padronanza assoluta di se stessi. Mentre Agostino affermava che, a parte di Dio, abbiamo bisogno di una volontà che non combatta contro se stessa. Quindi, il conflitto è presente anche nella volontà stessa. Ad esempio, se voglio alzare la mano, lo faccio; ma, se la mia volontà comanda a se stessa di volere, non è possibile. L'unico modo per uscire da questo conflitto è riquadrare il problema, trasformare il contesto. Però non si può scappare dai conflitti della volontà attraverso essa; c'è bisogno di qualcosa di più potente, ovvero l'amore. L'amore significa ordine ed è la capacità di indirizzare la nostra volontà verso ciò che è buono e che ci da la massima soddisfazione; è la possibilità di modificare ciò che è accaduto nel passato. Attraverso l'amore, la mia volontà ricomincia. 
Nelle Confessioni e per Agostino, il tema della volontà è importante perché ha cambiato tante volte posizione; non per il gusto di farlo, ma per il gusto di sperimentare.
La sua polemica contro la filosofia classica, soprattutto per quanto riguarda il pensiero stoico, non va verso una posizione repressiva, perché Agostino rivaluto il campo, prima ritenuto irrazionale, delle passioni. Nell'antichità erano viste come un pericolo, perché annullavano l'autocontrollo. Per Agostino, invece, sono una cosa che di per sé non è malvagia; esse implicano che l'uomo abbia volontà ed implicano anche l'attaccamento e la perdita. Siamo dominati dalla paura di perdere e dal bisogno di conquistare qualcosa che ci renda felici. Con questo non si intende dire che bisogna domare le passioni, ma nemmeno di abbandonarci ad esse. Nostro compito è quello di indirizzare le passioni esclusivamente verso ciò che ci riempie di gioia, verso l'eternità. Attenzione, l'eternità non va vista, però, in chiave religiosa come comunemente si fa; piuttosto va intesa come pienezza di vita, una vita vissuta con tutta la sua intensità.
Agostino afferma che Dio non è esterno a noi e che non siamo una sua brutta copia. Anzi, abbiamo Dio dentro noi stessi come nucleo più intimo.
Parlando delle Confessioni, non dobbiamo vedere Agostino come creatore del pensiero moderno di soggettività. La vita è dovuto ad un progetto provvidenziale, nascendo senza chiederlo in un luogo e tempo non scelto da noi, ma crescendo siamo in grado di organizzarla. Il rapporto tra individuo e Dio non tratta di un solo soggetto, ma di tutti noi. Più che biografia, le Confessioni possono essere definito un'autobiografia di Dio.
Agostino scrive le Confessioni per insegnare quale sia il percorso giusto per la salvezza. Quindi, la conversione consiste per cambiare totalmente la direzione della propria vita, trasformare il nostro disordine, la cacofonia della nostra esistenza in ordine, in melodia e grazie ad esso siamo in grado di dare un senso unitario alla nostra vita.
Come accennato prima, Dio e uomo si assomigliano e la trinità in Agostino trova una corrispondenza nelle triade "umana" composta dall'intelletto, dalla volontà e dall'amore, ognuna portatrice di logica. L'amore coincide anche con la memoria che permette all'animo di ricomprendere passato, presente e futuro e così seguire la vita della somma felicità.
Agostino vede compiersi in un tempo irreversibile della creazione al giudizio universale, un viaggio dalla città terrena alla città di Dio. A compiere questo viaggio sono colore che esaltano Dio, i quali però non coincidono necessariamente con gli uomini di Chiesa.

venerdì 20 novembre 2015

CONCETTO DI "VOLONTA'"(lavoro di gruppo)

CONCETTO DI "VOLONTA'"(lavoro di gruppo)

Lavoro di gruppo svolto nella classe IVªP sul concetto di volontà dal gruppo composto da Mereu Martina, Brundu Silvia, Dau Gaia, Stefano Stefani.

 La professoressa ha chiesto al gruppo di leggere il testo sulla volontà di Sant'Agostino, costruire la catena della volontà e rispondere alle domande.



DATA DELLO SVOLGIMENTO: lavoro svolto in più lezioni nel mese di Novembre 2015.
LAVORO SVOLTO DA: Mereu Mertina, Brundu Silvia, Dau Gaia e Stefano Stefani.
MOTIVO DELLA SCELTA : lavoro scelto direttamente dalla professoressa Maria Demuro.

lunedì 16 novembre 2015

ZOE' ROSSELLA SORBO (Lettura e discussione di gruppo) 2

ZOE' ROSSELLA SORBO (Lettura e discussione di gruppo) 2

Il giorno 05/11/2015 la classe ha nuovamente lavorato come una comunità di ricerca, seguendo il metodo di "Philosophy for children".
La classe si è riunita in cerchio, attorno alla professoressa, la quale ricopriva il ruolo di facilitatore della discussione.
Appena riuniti la professoressa ha continuato la lettura sulla su "Zoe".

Dopo aver letto il brano,la prof ha chiesto a Sofia Mereu di fare un breve riassunto .
Sofia Mereu ha detto che c'è una tristezza generale per l'incidente di un compagno di Zoe e per il fatto che nessuno conosca il suo destino.

La professoressa ha poi chiesto quali emozioni ci siano nel testo, le risposte della classe sono state:
  • tristezza 
  • malinconia
Da cosa si evincono queste emozioni?
  • dal silenzio
  • dalla tensione
  • dal fatto che in classe si neghi l'assenza del compagno in coma
Successivamente la professoressa ha chiesto (riportando una frase del testo) il PERCHE'
 "quando si è impegnati a provare emozioni non si può pensare o volere"?
  • Secondo Silvia Cossu il volere è il bisogno di qualcosa mentre il pensare è solo un'idea.
In seguito la classe si è concentrata sul concetto di "VOLONTA":
  • Dalila Gessa sostiene che la volontà consista nel cercare di raggiungere un obiettivo (non necessariamente raggiungibile).
  • Silvia Cossu la vede come la concretizzazione di un'idea o di un desiderio.
  • Silvia Brundu dice che la volontà dipende da noi.
  • Giovanni Petta pensa che sia la possibilità di scegliere.
  • Eleonora Coni crede che per realizzare la volontà noi possiamo fare del nostro meglio, ma che ci possono essere degli elementi che ci ostacolano.
Dopo la professoressa ha posto una serie di quesiti alla classe:

La volontà è qualcosa razionale?
  • Francesca Savigni dice che è razionale, perchè se si vuole fare qualcosa ci metti del tuo. Nella volontà c'è una scelta razionale.
Esercitare la propria volonta significa essere liberi?
  • Sofia Mereu dice che la volontà è la possibilità di fare qualcosa.
  • Silvia Brundu vede la volontà come un'intenzione.
La volontà può essere desegnata come "buona" o "cattiva"?
  • la classe risponde che la volontà può essere sia buona che cattiva.
  • Giulia Murdeu sostiene che si possa volere un qualcosa di brutto (voler uccidere) o di bello (voler studiare).
  • Aurora Farina dice che la volontà può essere sia buona che cattiva allo stesso tempo.
  • Gaia Dau ritiene che chi uccide non è razionale, e che l'omicida non usa la razionalità e quindi la volontà. Le emozioni offuscano la volontà.
  • Laura Rau dice che tutte le emozioni offuscano la volontà.
Un bambino di 3 anni ha volontà?
  • Sofia Mereu dice che il bambino può volersi buttare del letto.
  • Silvia Brundu sostiene che la volontà del bambino sia limitata dai genitori.
  • Silvia Cossu ritiene che la volontà del bambino sia limitata dalla sua esperienza.
  • Giulia Murdeu crede che la volontà di un bambino sia meno determinata di quella di un adulto.
Tutti i nostri comportamenti sono frutto della volontà?
  • Eleonora Coni dice che chi esercita un'autorita su di noi può condizionare le nostre scelte.
  • Maria Grazia Albergucci sostiene che i nostri comportamenti sono condizionati dalle emozioni.
  • Aurora Farina ritiene che la volontà sia limitata da diversi fattori, perchè la società detta le regole.
La volontà produce azioni?
  • La classe ha risposo che la volontà produce azioni.
  • Silvia Brundu sostiene che il pensiero e la volontà viaggiano assieme.
Si può essere responsabili senza esercitare la volontà?
  • Maria Grazia Albergucci dice : "non sempre".
  • Silvia Brundu sostiene che la volontà non sempre coincide con la responsabilità.
  • Eleonora Coni ritiene che il desiderio (passione) è irrazionale, mentre la volontà è razionale. La responsabilità è un'azione che non causa danni ne a noi ne agli altri.
Si può volere e non volere la stessa cosa contemporaneamente?
  • Sofia Mereu dice di si.
  • Silvia Brundu la pensa come Sofia e fa un esempio ovvero quando ti piacciono due persone.
La volonà risiede nel corpo o nella mente?
  • Secondo Aurora Farina se la volontà è nella mente è razionale.
  • Secondo Silvia Cossu il corpo è uno strumento con il quale mettiamo in atto la nostra volontà.
Possiamo agire senza la nostra volontà?
  • Maria Grazia Albergucci ritiene che anche agendo d'istinto usiamo la nostra volontà.
  • Dalila Gessa sostiene che in determinate situazioni agire istintivamente sia un bene.
Dopo aver risposto alle domande la professoressa ha posto alla classe la seguente situazione conflittuale:

"Un uomo e una donna si rendono conto di non provare più, l'uno per l'altra, il sentimento d'amore che li aveva spinti al matrimonio. Valutano l'opportunità di separarsi ma hanno due figli piccoli. Se fossero soli si sarebbero già lasciati, ma sono preoccupati per la ricaduta della separazione per i figli. Non sanno cosa fare."

Dopo la lettura gli alunni hanno dovuto esprimere le proprie posizioni sull'argomento basandosi sui concetti di "volontà" , "libertà" , "senso di responsabilità".

 ALUNNI
 VOLONTA'
 LIBERTA'
  SENSO DI RESPONSABILITA'

ELEONORA
CONI

 I genitori dovrebbero separarsi.
 Lo stato permette la separazione, quindi essendo legittimati devono farlo.
 Dovrebbero stare assieme ma anche separarsi, l'importante è che garantiscono il bene di figli.

SILVIA
COSSU

  I genitori dovrebbero separarsi.
  Lo stato permette la separazione, quindi essendo legittimati devono farlo.

 La separazione dipende dall'età dei figli.
MARIA GRAZIA
ALBERGUCCI

 I genitori dovrebbero separarsi.
  Lo stato permette la separazione, quindi essendo legittimati devono farlo.

E' difficile lasciarsi se si hanno dei figli. La separazione dipende dall'età dei figli.

DALILA 
GESSA

  I genitori dovrebbero separarsi.
  Lo stato permette la separazione, quindi essendo legittimati devono farlo.


E' giusto separarsi.

VALERIA
SANNA

  I genitori dovrebbero separarsi.
  Lo stato permette la separazione, quindi essendo legittimati devono farlo.
Si possono separare, l'importante è che garantiscano ai figli la figura materna e paterna.

AURORA
FARINA

  I genitori dovrebbero separarsi.
  Lo stato permette la separazione, quindi essendo legittimati devono farlo.
E' giusto separarsi, non conta l'età dei figli, perchè i bambini si accorgono se ci sono problemi tra i genitori.

Giovanni Petta
VIªP