giovedì 17 marzo 2016

''Un vero ricercatore non ripone intatto nella memoria il materiale fornito dalla storia della natura e dagli esperimenti meccanici, ma lo conserva mutato e digerito nell'intelletto.'' 

                                                                                                                              (F. Bacone)



Lo stretto rapporto tra la scienza e la tecnica, viene teorizzato dal filosofo inglese Francesco Bacone (1561-1626). Egli è stato un filosofo, giurista e saggista inglese, vissuto alla corte inglese sotto il regno di Elisabetta I Tudor e di Giacomo I Stuart. Può essere considerato una sorta di ''profeta della società industriale''.

La prima cosa che notiamo, leggendo un testo di Bacone, é l'importanza che egli da alla sua complessa metodologia scientifica, che può essere indicata come ''metodo baconiano''.

Il suo metodo fu rivoluzionario e molto moderno per i tempi in cui visse.
La sua modernità, stava nella ''scientia activa''.

Ma cos'è la scientia activa?

La scientia activa è il riconoscimento del valore produttivo della conoscenza scientifica e la convinzione che le applicazioni del sapere scientifico abbiano un ruolo più che determinante per il progresso del genere umano.

Nella sua opera più famosa, Novum Organum, Bacone critica la filosofia basata sulla deduzione, considerata improduttiva perchè slegata all'esperienza.
Il sapere deve basarsi sull'osservazione dei fatti che si svolgono in natura, e arrivare alle proprie conclusioni mediante l'induzione.

Con la corretta induzione, possiamo arrivare alla stretta conoscenza delle cose: questo con gradualità e ordine.

Per fare tutto questo, però, è necessario eliminare dalla nostra mente tutti i pregiudizi (idòla) che offuscano il nostro intelletto e limitano la corretta azione che dobbiamo compiere.
Vi sono quattro tipi di pregiudizio secondo Bacone:

  • Gli idoli della tribù, che danno troppa importanza all'esperienza sensibile, e vedono un finalismo della natura. Inducono l'uomo ad afferrare ciò che è più vicino e più facile;
  • Gli idoli della spelonca,sono i pregiudizi che appartengono al nostro inconscio, propri di ciascun individuo, dipendenti dalla sua educazione, dal suo stato sociale,dalle sue abitudini e dal caso;ciò significa che siamo portati a proiettare negli altri noi stessi (non siamo obiettivi);.
  • Gli idoli del foropregiudizi derivanti dal linguaggio e dai suoi equivoci;
  • Gli idoli del teatropregiudizi che derivanodalle dottrine filosofiche del passato.


Non è tutto! Del metodo induttivo di Bacone fanno parte due tipi di tavole: le tavole di presenza e le tavole di assenza.
Queste tavole, consentono di formulare un'ipotesi che verrà messa alla prova da esperimenti, chiamati istanze prerogative.
Tavole di presenza: raccolta di casi in cui lo stesso fenomeno si presenta nonostante situazioni diverse.
Tavole di assenza: raccolta di casi in cui lo stesso fenomeno non presenta, nonostante tutto, situazioni simili.


                                                                                                                             Giulia Murdeu IV^P

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