SOCRATE
CONTESTO STORICO:
La vicenda umana di Socrate si svolge in un contesto storico
segnato dalla crescità della potenza di Atene e del suo conflitto con Sparta.
La crescente potenza ateniese e la politica imperiale messa
in atto da Pericle causano la reazione della Lega del Peloponneso che
capitanata da Sparta porterà allo scontro tra le due polis nella guerra del
Peloponneso, durerà per quasi 30 anni (431 A.C. - 403 A.C.). Lo scontro viene
vinto da Sparta.
Dopo la guerra, ad Atene, si apre un periodo di dittatura
oligarchica con il "Governo dei trenta tiranni". Dopo una rivolta
popolare però ad Atene viene restaurata la democrazia. Proprio sotto tale
governo moderato, Socrate viene denunciato, processato e condannato a morte.
CARTA DI IDENTITA':
- NATO
A: Atene nel 469 o 470 A.C.
- PROFESSIONE:
scultore, politico, filosofo.
- ABILITA:
"abile in politica e nel filosofare"
VITA DI SOCRATE
Socrate nasce nel 469 o 470 A.C. ad Atene da padre artigiano
. Per il primo periodo della sua vita seguirà la carriera del padre poi, dopo
aver ricevuto una piccola eredita si occuperà di politica .
Nel 406 A.C. viene sorteggiato come copresidente
dell'Assemblea dei Cinquecento, dove nega il proprio voto alla condanna a morte
di alcuni generali ateniesi accusati di non aver salvato dei naufraghi.
Successivamente si rifiuta di arrestare e mettere a morte un esponente
democratico.
Socrate consce alcuni tra i maggiori esponenti di filosofia
dell'epoca come : Zenone, Cratilo, Anassagora, Prodico, Protagora e
Gorgia.
Socrate era impegnato in un'incessante ricerca e in un
continuo dialogo con i giovani, svolgeva tale attivita nelle vie e nelle piazze
della città. Questa ricerca implica un continuo interrogare e interrogarsi sui
valori e sui destini di Atene .
Nel 399 A.C. Socrate viene accusato di "corrompere i giovani" e viene condannato a morte. Socrate respinge tutti i tentativi di patteggiamento e affronta la morte con serena dignità, in piena coerenza con la sua vita e le sue idee.
Socrate non lasciò niente di scritto, lo conosciamo solo attraverso testimonianze dirette di Aristofane, Platone e indirette come Aristotele.
Nel 399 A.C. Socrate viene accusato di "corrompere i giovani" e viene condannato a morte. Socrate respinge tutti i tentativi di patteggiamento e affronta la morte con serena dignità, in piena coerenza con la sua vita e le sue idee.
Socrate non lasciò niente di scritto, lo conosciamo solo attraverso testimonianze dirette di Aristofane, Platone e indirette come Aristotele.
LA FILOSOFIA PER SOCRATE
Per Socrate la filosofia è una scelta di vita.
Con Socrate l'attività filosofica si configura come ricerca
aperta e critica capace dimettere in discussione ogni idea
e ogni apparente certezza. Si tratta di una ricerca condotta in comune
nell'ambito del dialogo.
Il discorso, per Socrate, contrariamente ai sofisti, mira ad
una ricerca di una verità oggettiva.
Socrate assume il compito di Filosofo (fondazione dei
valori), Politico (orientare la politica verso nuovi valori) e Pedagogo
(educare i valori criticamente giustificati)
METODO SOCRATICO
Per svolgere bene il suo compito, nell'abito del dialogo,
egli deve liberare l'interlocutore dalla presunzione del sapere. Par fare ciò
si serve dell'ironia : forma di dissimulazione, nella quale il filosofo pone
domande al proprio interlocutore fingendosi ignorante, per poi confutare le sue
risposte.
Al momento negativo dell'ironia segue quello positivo della
maieutica : l'arte di partorire, che il filosofo esercita sulle "anime
partorienti".
L'insegnamento socratico non intende trasmettere sapienza.
Il metodo socratico serve quindi per ricercare in comune la verità.
COSA E' L'ANIMA?
Secondo Socrate l'anima è un'entità spirituale diversa e
contrapposta rispetto all'entità materiale del corpo. In essa si trova la voce
della coscienza che fonda un senso di responsabilità morale individuale. La
concezione socratica dell'anima ha dato luogo a diverse interpretazioni, che ne
hanno delineato il carattere intellettuale e morale o la connotazione
religiosa.
SO DI NON SAPERE!
Socrate ritiene che gli uomini che sanno di non
sapere sono i più sapienti, mentre coloro che sono
fermamente convinti di sapere sono doppiamente
ignoranti.
Egli stesso afferma di essere sapiente perchè sa di non
sapere!
COSA E' LA VIRTU'?
Per Socrate la virtù è una solo.
Secondo Socrate la virtù è il saper
scegliere tra il bene e il male. La virtù pertanto è
scegliere il bene. Quando qualcuno sceglie il male lo fa per
ignoranza.
IL RAPPORTO CON LA LEGGE
Socrate affermava che il rispetto delle leggi era un
primario dovere di ogni cittadino.
Egli accetta la sua condanna perchè (anche se ingiustamente
accusato) si ritiene figlio delle leggi della sua città e non può, quindi, non
sottrarsi ad esse. Socrate si dichiara pertanto "servo delle leggi".
Per di più in un sistema democratico le leggi sono frutto della
nostra volontà e del nostro consenso. Quindi accettarle è doveroso.
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