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Aristotele
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Epicuro
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Stoici
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Motivazioni
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Avere
molto denaro
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F
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F |
F |
A: Condanna
l'uso della moneta e lo spendere denaro per bisogni non
strettamente necessari, attività che col passare del tempo può
portare a una forma di perversione dell'economia.
E: Il
denaro in quantità eccessive è posto nei bisogni non naturali e
non necessari, in quanto causa di una continua ricerca del
superfluo, che provoca turbamento.
S: Pareri
discordanti:
A.S:
Ciò che è esterno al saggio (che quindi va oltre la ragione) gli
è indifferente.
M.S:
Alla felicità dell'uomo concorrono le circostanze esterne, tra
cui l'agiatezza (economica). ** |
Essere
in buona salute
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I
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F |
I |
A: La
felicità non può prescindere dalle 'condizioni favorevoli', tra
cui la salute.
E: Il
saggio non deve essere turbato dal presentarsi del dolore fisico,
ma deve essere in grado di renderlo tollerabile, che esso sia di
lunga o di breve durata.
S: Pareri
discordanti:
A.S:
Ciò che è esterno al saggio (che quindi va oltre la ragione) gli
è indifferente.
M.S:
Alla felicità dell'uomo concorrono le circostanze esterne, tra
cui l'agiatezza (prosperità). ** |
Essere
proprietari di una casa
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I
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I |
/ |
A: Riscopre
l'importanza della proprietà privata.
E: La
scuola di Epicuro fu fondata nel giardino della casa da lui
acquistata, pertanto essa ha per lui una particolare importanza,
poiché senza di essa non esisterebbe alcuna comunità.
S: Gli
Stoici non si esprimono a riguardo. |
Avere
libertà di pensiero
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I
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I |
I |
A: Aristotele
da alla sua etica un tratto individuale, dando inizio a un periodo
in cui il riferimento all'individuo cresce e si afferma,
sovrastando il riferimento alla polis.
E: La
libertà è necessaria per gli Epicurei, concetto ripreso dal
'Clinamen', ovvero la deviazione
del moto rettilineo degli atomi (sempre
di concezione Epicurea), che nella realtà si identifica nella
libertà di scelta per l'uomo.
S: L'uomo
è libero di agire/pensare per quanto concerne le azioni che
dipendono da lui (oggetto di lode o biasimo), nella misura in cui
non può opporsi però al fato. |
Avere
un buon lavoro
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F
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F |
F |
A: Perché
i cittadini possano diventare virtuosi e felici la loro vita
dev'essere libera dal lavoro, che tocca agli schiavi.
E: Il
lavoro porta alla competizione, quindi al turbamento, pertanto non
è indispensabile averne uno.
S: Nell'antica
Stoa come nella Media non si parlerà direttamente di 'lavoro' ma
di impegno politico/civile. Inizialmente entrambi erano svalutati,
in quanto gli Stoici non gli attribuivano una priorità nella loro
vita, ma nella Media Stoa si comincerà ad apprezzare la vita
comunitaria, e quindi a dimostrare una maggiore disponibilità
anche nel contesto comunitario. *,** |
Essere
liberi di muoversi
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I
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F |
I/F |
A: La
felicità non può prescindere dalle 'condizioni favorevoli', tra
cui la capacità di movimento.
E: Epicuro
non teme la malattia/indisposizione fisica, in quanto non pensa
che essa possa compromettere l'imperturbabilità dell'animo di un
individuo.
S: Pareri
discordanti:
A.S:
Ciò che è esterno al saggio (che quindi va oltre la ragione) gli
è indifferente. *
M.S:
Alla felicità dell'uomo concorrono le circostanze esterne, tra
cui l'agiatezza (prosperità). ** |
Fare
un lavoro che piace
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F
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F |
F |
A: Il
lavoro è visto dal filosofo come un'azione legata alla necessità,
infatti spesso a carico degli schiavi, di conseguenza non ha nulla
a che fare col piacere.
E: Il
lavoro porta alla competizione, quindi al turbamento, pertanto non
è indispensabile averne uno.
S: Nell'antica
Stoa come nella Media non si parlerà direttamente di 'lavoro' ma
di impegno politico/civile. Inizialmente entrambi erano svalutati,
in quanto gli Stoici non gli attribuivano una priorità nella loro
vita, ma nella Media Stoa si comincerà ad apprezzare la vita
comunitaria, e quindi a dimostrare una maggiore disponibilità
anche nel contesto comunitario. *,** |
Realizzare
i propri desideri
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I
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I |
I |
A: Per
Aristotele la virtù che ci permette di controllare i nostri
desideri non ci deve portare a reprimerli, ma semplicemente a
controllarli mantenendo sempre una giusta misura.
E: I
desideri che possono essere realizzati sono quelli che rientrano
nei bisogni naturali e necessari e in quelli naturali e non
necessari (realizzati occasionalmente).
S: I
desideri possono essere realizzati se appartenenti alla fascia dei
beni preferibili per l'uomo (in quanto convenienti alla sua
natura). |
Avere
la facoltà di scelta autonoma
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I
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I |
I |
A: I
comportamenti virtuosi si fondano su una libera assunzione di
responsabilità da parte dell'individuo che li compie.
E: La
libertà è necessaria per gli Epicurei, concetto ripreso dal
'Clinamen', ovvero la deviazione
del moto rettilineo degli atomi (sempre
di concezione Epicurea), che nella realtà si identifica nella
libertà di scelta per l'uomo.
S: L'uomo
è libero di agire/pensare per quanto concerne le azioni che
dipendono da lui (oggetto di lode o biasimo), nella misura in cui
non può opporsi però al fato. |
Poter
leggere
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I
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I |
I |
A: Le
lettere, come le altre 'materie fondamentali d'insegnamento',
svolgono una funzione educativa essenziale.
E: Nella
scuola epicurea la dottrina filosofia si diffondeva sia oralmente
che per via scritta, pertanto era indispensabile saper leggere.
S: Nella
scuola stoica la dottrina filosofia si diffondeva sia oralmente
che per via scritta, pertanto era indispensabile saper leggere. |
Agire
con saggezza
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I
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I |
I |
A: La
saggezza è una delle quattro virtù dianoetiche.
E: La
prudenza (sinonimo di saggezza) è per gli Epicurei il bene
massimo.
S: La
saggezza è fonte di felicità, poiché conduce l'uomo sulla retta
via. |
Pensare
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I
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I |
I |
A: Pensare
è alla base della vita contemplativa, elogiata dal filosofo.
E: Il
pensiero è alla base della vita di un filosofo, è quindi
impossibile filosofare in assenza di esso.
S: Il
pensiero è alla base della vita di un filosofo, è quindi
impossibile filosofare in assenza di esso. |
Conoscere
la verità
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I
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I |
I |
A: La
sapienza costituisce per il filosofo il 'sommo bene', capace di
dare all'uomo la felicità.
E: E'
importante per gli Epicurei venire a conoscenza della verità
riguardo le paure che infliggono la società, frutto di false
credenze e di false aspettative (ignoranza).
S: Obbiettivo
dello Stoico è riconvertire in modo razionale i giudizi e le
false credenze instaurate dalla società, quindi giungere alla
verità, anche detta come 'libertà dalle cose esteriori'. |
Ascoltare
la musica
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I
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/ |
I |
A: La
musica, proprio perché è un'imitazione della realtà, ha un
preciso valore conoscitivo oltre ad essere una delle 'materie
fondamentali d'insegnamento'.
E: Epicuro
non si esprime a riguardo.
S: La
musica, intesa come suoni, è fondamentale, poiché proprio i
suoni vanno a formare le parole, grazie alle quali avviene la
comunicazione tra gli esseri umani. |
Parlare
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I
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I |
I |
A: La
parola è un qualcosa di necessario nella quotidianità di un
individuo.
E: Per
il filosofo le parole sono suoni che a loro volta sono frutto di
'atomi linguistici'. Questi, scontrandosi tra loro, danno vita
alle parole, quindi ai linguaggi.
S: Le
parole (assieme a cose e significato) vanno a costituire la
tripartizione del 'significato delle parole' introdotta dagli
Stoici. |
Cercare
la verità
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I
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I |
I |
A: La
ricerca della verità sta alla base della 'vita contemplativa',
unica esistenza degna di un essere razionale qual'è l'uomo.
E: E'
importante per gli Epicurei venire a conoscenza della verità
riguardo le paure che infliggono la società, frutto di false
credenze e di false aspettative (ignoranza).
S: Obbiettivo
dello Stoico è riconvertire in modo razionale i giudizi e le
false credenze instaurate dalla società, quindi giungere alla
verità, anche detta come 'libertà dalle cose esteriori'. |
Avere
la possibilità di esprimere se stessi
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I
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I |
I |
A: La
libera espressione di noi stessi sta alla base della nostra
quotidianità.
E: Senza
la libertà di espressione non ci sarebbe nessun tipo di scuola
filosofica.
S: La
libertà interiore è molto importante per gli Stoici, tanto che
qualora dovesse venire meno a causa di fattori esterni il suicidio
sarebbe giustificato (unicamente dallo Stoicismo), pertanto
l'espressione della propria opinione è necessaria. Si deve sempre
tenere conto, però, del limite oltre il quale l'uomo non ha
potere, ovvero il 'logos' (fato). |
Soddisfare
ogni bisogno
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F
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F |
F |
A: Gli
unici bisogni da soddisfare sono quelli strettamente necessari,
definiti 'elementari' (nutrirsi, ripararsi e riprodursi).
E: I
bisogni da soddisfare sono quelli che non generano
sofferenza/turbamento nell'anima (bisogni naturali e necessari e,
con moderazione, quelli naturali e non necessari).
S: I
bisogni possono essere soddisfatti se appartenenti alla fascia dei
beni preferibili per l'uomo (in quanto convenienti alla sua
natura). |
Essere
istruiti
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I
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I |
I |
A: Fine
supremo dell'educazione è consolidare la stabilità dello Stato,
formando buone abitudini ed educando moralmente, oltre che
intellettualmente, i cittadini.
E: Far
parte della scuola, cosa necessaria per un Epicureo, comporta
essere istruiti, pertanto esserlo è indispensabile.
S: Frequentare
una scuola comporta l'essere istruiti, così come bisogna essere
istruiti per fare considerazioni corrette e quindi agire secondo
ragione. |
Ridere
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I
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I |
F |
A: Fa
parte del provare piacere, ovviamente sempre senza sfociare
nell'eccesso.
E: Gli
Epicurei dicono che il piacere sia da perseguire in quanto ci
permette di capire cosa, nella vita, possa portare bene e cosa no.
Ridere è una forma di piacere.
S: Ridere
fa parte del provare piacere, il che è una passione. (Le passioni
sono definite dagli Stoici 'malattie dell'anima' e nascono da un
indebolimento della ragione a seguito di giudizi errati sulla
natura delle cose). |
Provare
emozioni
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I
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I |
F |
A: Essere
dotati di ragione non significa reprimere totalmente le emozioni,
ma cercare di controllarle mantenendo sempre una giusta misura.
E: I
sentimenti, che nascono dalle sensazioni, sono un mezzo
fondamentale per arrivare ad avere la consapevolezza di cosa
dobbiamo perseguire e cosa dobbiamo evitare nella vita.
S: Le
emozioni danno vita alle passioni (piacere, dolore, desiderio e
paura) e queste ultime causano turbamento nell'animo, pertanto
devono essere represse. |
Conoscere
il dolore
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I
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I |
F |
A: Il
dolore fa parte delle emozioni, come il piacere, e in quanto tale
si deve provare ma senza farsi sovrastare da esso, sempre stando
nel giusto mezzo.
E: Il
dolore è un sentimento che porta l'individuo a riconoscere cosa
può recargli sofferenza, grazie ad esso distinguiamo il male dal
bene.
S: Il
dolore è ragione di turbamento per l'individuo, ed essendo
l'imperturbabilità e l'assenza di dolore i principi dello
Stoicismo, esso dev'essere evitato. |